domenica 24 febbraio 2008

La Strada del Sole




























Ricordo ancora adesso,come fosse oggi,quanto fosse limpida e luminosa,la strada ke portava al Sole.
C'era sempre un 'altalena ad aspettarmi,e le risate kiassosse dei miei fratelli.
Ricordo ancora,come fosse oggi,l'odore pungente,dell'erbetta prataiola ke spuntava lungo i l ciglio della strada,le siepi di alloro e le rose gialle selvatike,piene di piccoli vermetti verdi, ke facevano capolino a sorpresa, dai loro petali ,e dai piccoli boccioli pieni di spine.
Ricordo ancora adesso, come fosse oggi,la gioia di correre,incontro alle farfalle colorate e le cavallette ke frusciavano ad ogni balzo,mentre io curiosa le osservavo con la timida paura e l'incoscente audacia dei bimbi di fronte a ciè ke gli fa battere il cuore.
Ricordo ancora adesso,come fosse oggi,,la strada ke mi portava verso il sole,prima ke venisse rapito dalle nuvole ke sempre più nere,ne oscurarono la bellezza,la purezza,la limpidezza ,ke sempre più nere rapirono anke la mia infanzia,x imprigionarla, allontanandola sempre più dalla bambina ke sognavo di essere.
La strada del sole ,oggi e solo un ricordo lontano,ke a volte rivive come fosse oggi,ma mi fa troppo male ,e allora,senza esitare la nascondo dietro quelle nuvole nere e cupe ke sono oggi la mia vita.






lunedì 14 gennaio 2008




















Piccola...era li che sarei voluta rimane,piccola ed indifesa li dove alcuno mai,mi avrebbe ferita,li nella mia casa nell'acqua.Mi barricai,ma a nulla valse e, la mia entrata ,in quell'atmosfera asciutta e afosa,mi sconvolse fino alle lacrime.
Le facce intorno a me non furono felici,e Lei era così presa dal suo dolore e dalla delusione,che non mi degnò neppure di uno sguardo...Lui invece sorrise deluso,ma comunque intenerito,da quanto fossi piccola...piccola ed indifesa.Ma furono attimi,e i suoi pensieri andarono a Lei, che non era stata brava come avrebbe dovuto essere,ma oramai era fatta e appena le cose si sarebbero messe meglio,ci avrebbero riprovato,sicuramente sarebbe andata meglio,molto meglio...chi sa forse la consolò,forse la abbraccio per fargli capire che la perdonava,che comunque andava bene così.Ma Lei non se ne fece una ragione,forse dentro di se aveva pensato:avevo ragione io a non volerne sapere,sapevo che non sarebbe stato un successo,e adesso Lui...Lui chi sa cosa starà pensando,non me lo dice,ma gli si legge in volto che la delusione è grande.
Lei proprio non si perdonò mai di avermi fatta venire al mondo,e concentrò tutte le sue energie,al pensiero della volta successiva,ora non poteva più scegliere,ora doveva dimostrare a Lui che gli era devota e che non lo avrebbe deluso un altra volta,non avrebbe sopportato ancora le battutine cattive di Lui in presenza di parenti e amici,diceva di averla perdonata,ma ad ogni occasione gli ricordava il suo errore e la sua incapacità di dargli il tanto agoniato Maschio,facendola sentire inutile ed umiliata...Il primogenito,colui che avrebbe dato prosequio alla stirpe,che avrebbe portato avanti il nome del Padre.Il Maschio ...ciò che io non ero,così piccola e indifesa;che pretendevo e, che mai avrei ricambiato mai,ma che oramai c'ero purtroppo...c'ero e andavo cresciuta,parassita ingrata,nei confronti di chi pur non avendomi mai voluta mi aveva sfamata e cresciuta nei limiti del possibile.Ma ci vollero due altri parti,prima che Lei finalmente riuscisse a far felice il suo uomo,altri due,il terzo,l'ultimo per anagrafe,era Maschio,il prosequio della stirpe era garantita,il nome del padre sarebbe andato avanti con orgoglio maschilista.Questo fu il Paterno e Materno pensiero,ma non avevano calcolato il tempo che muta,che muta nelle cose e nei pensieri,nelle decisioni e nelle regole,il tempo che si beffa a volte della nostra presunzione,e ci ricorda quanto siamo meschini e insignificanti.
Nel 1962,la nascita di un Maschio,per di più primogenito,era sinonimo di fortuna e successo,motivo di orgoglio paterno,perchè se il concepito era Maschio,era merito di un padre prestante e virile,mentre se a venire al mondo erano delle dolci e tenere femminucce,bhè ...diciamo che il padre,provava una sorta di umiliazione,la sua virilità,sarebbe stata oggetto di derisione tra amici e parenti,e dunque bisognava chiudere la bocca a tutti,provando e riprovando,fino a che prima o poi il tanto sospirato maschio sarebbe arrivato a dare finalmente orgoglio all'uomo,al patriarca risanando la dignità di tutta la famiglia.Per la donna poi era una vera e propria sconfitta,si sentiva colpevole ed incapace agli occhi del suo uomo e delle sopracitate combriccole,e questo spesso le portava a partorire,nidiate intere di frugolette vanitose e mestruate,che a loro volta venivano utilizzate come servette sia per lavoro che nell'ambiente familiare,a volte crescendo loro stesse i piccoli che continuavano a venire al mondo,diventando così a loro volta Donne,Mogli e Mamme,quando non erano appena che bambine.Del resto, in qualche modo dovevano pur guadagnarsi il piccolo spazio che si erano prese venendo al mondo!!!!
Per fortuna,per quanto alcune persone non lo avessero previsto,il pensiero del mondo è cambiato,anzi forse oggi sono molto più desiderate le Femminucce dei Maschetti,e comunque i bambini vivono molto meglio la loro infanzia,il loro diritto ad essere bambini,a pensare da bambini e a giocare da bambini...si decisamente nonostante la poca lungimiranza di certe moltitudini di quei tempi...il mondo ha cambiato il suo pensiero....e meno male!!!!!!

..........................Mary Busch

lunedì 7 gennaio 2008

Ritratto di Famiglia


Foto di famiglia,
immagini sbiadite e corrose dal tempo...
Il tempo che passa inesorabile
consuma i contorni
sfama i vermi che si nutrono di ricordi
che si perdono per sempre
Foto di famiglia
sfuggite ai roghi dell'ira
per finire imprigionate
in una cornice di legno tarlata
Ogni tanto ci sarà
chi metterà garofani rossi
per ravvivare quei sorrisi smorti
ma appassiranno
come i sentimenti
come l'affetto
appassiranno e moriranno
nella solitudine del cuore

.....................Mary Busch